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Il maggio drammatico è una forma affascinante di teatro popolare cantato, il quale ha avuto, nella valle del Serchio e nelle zone circostanti, un ruolo culturale assai importante. Nel corso di due o tre ore e con l’aiuto di un suggeritore e di uno o più musicisti, una decina di “maggianti” (attori cantanti in costume tradizionale) cantanotesti narrativi scritti in versi su temi soprattutto cavallereschi.
Fino a qualche decennio fa le recite avvenivano durante il mese di maggio, quando lo permettevano i lavori campestri. Si racconta che in passato ogni paese aveva la propria compagnia, il proprio testo prediletto, il proprio modo di canto e uno spazio adatto dove mettere in scena il maggio, magari nell’ombra di un castagneto, nell’angolo di un prato o nella piazza locale.
La sala ospita una collezione di libri sul maggio e un manichino che indossa un costume caratteristico per questo tipo di rappresentazione.
A disposizione del visitatore anche un pc dove si possono vedere vari rappresentazioni complete a partire dagli anni '90
  • Scudo

    Piccolo e a forma di cuore ha forma allungata con punta rivolta verso sx. Al centro è applicato, con alcuni chiodini, uno stemma che ricorda uno scudo medioevale decorato con strisce nere e rosse ed una centrale grigio metallica. In alto, nella parte sx e in basso a dx, troviamo decorazioni verdi, appena accennate, di rami simili ad edera. L'impugnatura cilindrica è in legno non verniciato che termina con un piccolo foro dove è inserito un filo di ferro che lo tiene legato alla cintura
  • Raccolta di testi di maggi

    Testi pubblicati dal 'Centro tradizioni popolari' della provincia di Lucca
  • Spada e scudo

    La spada è lunga cm 40 ed ha una impugnatura che termina con dei nastrini colorati. Lo scudo, piccolo e a forma di cuore, è un elemento molto importante del costume poiché è lo strumento principale utilizzato durante i duelli. Il combattimento con le spade e lo scudo è un aspetto che non può mancare. Adopera una frequenza fissa di movimenti ritmici che assomiglia ad una danza.
  • Abito maschile di maggiante completo di elmo e piccolo scudo

    Pantaloni neri di velluto tenuti da cintura, con blusa senza maniche blu e corto mantello rosso ed elmetto come copricapo. Il taglio dei pantaloni è piuttosto ampio e, nella parte terminale, poco sopra l'orlo, questi presentano nastrini zig-zagati dorati applicati. Alla blusa è stato applicato sul davanti un quadrato della stessa stoffa dei pantaloni arricchito di decori di passamaneria dorati fissati con cucitura a formare un fiore geometrico iscritto nel quadrato e ravvivato da piccoli lustrini circolari in ottone e vetro. Agli angoli superiori del quadrato sono applicati due motivi decorativi (piccoli uccelli?) ricoperti di paillettes in vari colori. All'altezza del collo sono cuciti tre fiocchetti di raso rosso. La cintura è in cuoio con borchie metalliche in parte arrugginite. Il mantello è orlato con passamaneria dorata e applicato alla blusa all'altezza delle spalle con due spille in bigiotteria dorata a forma di cuore perlaceo. L'elmetto è stato ricavato dalla trasformazione di un elmetto da sicurezza originariamente in plastica rossa al quale è stata applicata una cresta in legno rifinita con striscia di cuoio solo nella parte posteriore e ravvivata da onde stilizzate celesti e rombi rossi. Sulla sommità della cresta sono stati applicati nastri di raso in vario colore di circa 30 cm di lunghezza tenuti insieme da una vite. La visiera dell'elmetto, resa mobile da due opposte rondelle con vite a mo' di pennacchio, è stata realizzata con cinque strette bande di latta (alternativamente celesti e metallizzate) unite tramite unica striscia centrale in bianco. Il fissaggio avviene attraverso filo di ferro intrecciato.
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