l liccio è una parte di un telaio da tessitura che serve al movimento dei fili di ordito.
Compito dei licci è aprire il passo. Nel caso dell'armatura a tela, la più semplice, aprire il passo significa dividere le due serie di fili dell'ordito portando, alternativamente, la serie pari verso l'alto e contemporaneamente quella dispari in basso. Questo movimento di abbassamento e sollevamento, che incrocia le due serie di fili, serve a bloccare il filo di trama tra quelli dell'ordito e quindi a costruire il tessuto.
Canestro in pianta subellittica, adatto a trasportare pane, verdura dell'orto o frutta appena colta. Il manico rialzato permette di portarlo al braccio.
Portate di castagno decorticato e parzialmente trafilato; armatura di castagno non decorticato; manico di castagno decorticato e parzialmente trafilato. Armatura e manico sono fermati fra loro per mezzo di due chiodi.
Usato per la semina delle patate, per la raccolta e il trasporto delle mele, dei lamponi e della frutta in genere.
Adatto al trasporto di fiaschi.
Struttura robusta formata da due cesti di salice decorticato, con l'imboccatura tonda, affiancati e legati l'uno all'altro per mezzo di un sostegno verticale in legno. Inizio del fondo a crocetta e manico ricurvo fissato all'oggetto.
Presenta un fondo intrecciato a stuoia, con stecche di castagno che si prolungano a rinforzare le pareti. Queste ultime sono anch'esse rivestite di trame in castagno. La corbella è completata da due manici molto corti ai lati.
Veniva utilizzata per il trasporto a spalla di fieno o foglie. Una variante più piccola veniva portata dalle donne sulla testa.
E' formata da un cerchio maggiore di base di castagno parzialmente decorticato e trafilato; il cerchio minore è costituito da un fascio di salici non decorticati. Anche gli elementi verticali ed orizzontali sono in salice.
Contenitore di forma allargata subovale, adatto al trasporto di materiale all'interno del campo: zolle di terra, sassi, sterpaglie. Portate laterali di salice e centrali in frassino.
Sono le prime canzoni che la mamma canta al neonato: esprimono amore e generano sicurezza nel bambino. Sono melodie che si trovano in tutte le culture popolari.
Giocattolo lungo cm60, interamente in celluloide, con arti mobili applicati al tronco con legamenti interni, così come il capo. L' abbigliamento in lana è stato realizzato a maglia circa nella stessa epoca del bambolotto.
E' vestito con una camicina di cotone ricamata ai bordi, con un colletto traforato; sopra la camiciola indossa un maglioncino di lana abbottonato davanti lavorato a maglia. La cuffietta è di cotone bianco allacciata sotto il mento e con i bordi arricciati. Le calzine di lana sono legate alla caviglia da un cordoncino.
Lettino a dondolo per neonati di forma rettangolare ( h 100, lung.113 e larg 54), costruito su quattro gambe alte che terminano con pomelli rotondi. La struttura presenta un fondo a doghe in forma di bacchette e delle sponde che proteggono il bimbo, anch'esse formate da bacchette. La culla poggia alla testa e ai piedi su due slitte basculanti.
Chiamato anche bindolo o mulinello, il guindolo è uno strumento che si usa per dipanare le matasse . E' costituito da un albero dotato di un castelletto girevole attorno a cui si posiziona la matassa da dipanare. La base è di forma quadrata in legno, con una cavità utilizzata per contenere i rocchetti.
L'aspatura consente di avvolgere il filo sul fuso o sulla spola del filatoio in matasse. L'aspo è in legno ed è costituito da un base ad H sul cui asse centrale è fissato un supporto verticale. Questo regge tramite due apposite gole, l'asse rotante, in cui sono inseriti perpendicolarmente quattro bracci, che terminano con piccole traverse arrotondate , su cui si appoggiata la matassa. L'aspo funziona per mezzo di una manovella posta ad un'estremità dell'asse rotante.
Strumento lungo cm23 che permette di filare a mano.
Ha la forma di doppio cono, rigonfio al centro e leggermente arrotondato sulle punte per evitare lo scivolamento del filo.
Veniva usato di norma insieme alla conocchia o rocca, bastone a cui veniva legato l'ammasso di fibre da filare (lana, lino e canapa).
Attrezzo che viene adoperato, in coppia col fuso, per la filatura delle fibre tessili. Usato sin dall'antichità, serve a reggere l'ammasso di fibre tessili durante l'operazione di filatura, in modo che il filatore abbia comodamente a disposizione le fibre mantenendo libere le mani.
E’ formato da un’asta di legno inciso e tagliato longitudinalmente in tante strisce che, piegate, formano un ingrossamento per trattenere le fibre da filare.
Attrezzo domestico, di piccole dimensioni, generalmente di legno, fornito di una piccola ruota mossa da una più grande per mezzo di una corda di trasmissione azionata da un pedale che permette la rotazione del rocchetto su cui si avvolge il filo e alle alette che provvedono a distribuirlo regolarmente sul rocchetto stesso.
La filatrice prepara la rocca e la colloca su un piedistallo. Prende poi il fuso ad alette, applica il rocchetto e fissa sull’asse del fuso la carrucola. Colloca il tutto negli appositi sostegni e applica la cordicella di trasmissione. Per filare la filatrice fa andare il pedale che fa girare la ruota più grande, con la mano destra tira la materia da filare mentre la ruota più piccola azionandosi va a sistemare il filo sul rocchetto.
Utilizzato per ridurre le matasse di filo in gomitoli o bobine, per la tessitura o il lavoro a maglia.
Permette di preparare l'ordito (con il termine ordito o catena si intendono i fili che compongono un tessuto), in modo che possa essere montato su un telaio da tessitura.
E' formato da una cornice di legno con i pioli disposti tutto intorno; passando da un piolo all'altro a zigzag si ottiene la lunghezza.
Il telaio è provvisto di pedali o leve, ancorati al legno con delle corde; quando vengono premuti, i filati si spostano su diversi livelli grazie al movimento dei licci.
Oggetto concavo in legno, lungo cm 20, di forma ovale contenente la spola che porta avvolto il filo da inserire nel "passo" per realizzare l'intreccio del tessuto.
Elemento a forma di pettine lungo cm 100. Svolge la funzione di battitura, cioè avvicina il filo appena posto dalla navetta nel passo schiacciandolo contro quello precedente, per chiudere e compattare il tessuto.
Oggetto cilindrico in legno di lunghezza cm 46 e diametro di cm 9, posto nella parte anteriore del telaio, proprio di fronte alla seduta, serve ad accogliere il tessuto precedentemente lavorato. mantenendolo in tensione.
Oggetto cilindrico in legno di lunghezza cm 46 e diametro di cm 9, inserito nelle spalle posteriori del telaio tramite dei fori che lo fanno girare su se stesso; ha la funzione di avvolgere i fili precedentemente preparati con l'orditoio.
E' munito di un sistema frenante che permette di bloccarne il funzionamento.
L'ordito (filo) deve essere arrotolato in modo ordinato e con uguale tensione.
L'oggetto, risalente alla metà dell’ottocento, ben conservato e funzionante, è una macchina utilizzata per la produzione di tessuti ottenuti tramite l'intreccio di due serie di fili, perpendicolari tra loro, chiamati trama ed ordito (quando il filo di trama incontra l’ordito nasce il tessuto).
E' formato da:
- subbio posteriore: supporto cilindrico che porta i fili preparati dall'orditoio; possiede un sistema di frenatura che ne controlla lo svolgimento;
- subbio anteriore: supporto cilindrico che raccoglie il tessuto fatto mantenendolo in tensione;
- licci: elemento la cui funzione è quella di sollevare ed abbassare i fili per consentire il passaggio della navetta,
- pettine: elemento in cui vengono passati i fili mantenendoli paralleli,
- navetta: oggetto in legno di forma allungata contenente la spola che porta avvolto il filo da inserire nel "passo" per realizzare l'intreccio del tessuto;
- pedali o leve: collegati ai licci tramite corde, vengono mossi dal tessitore ad ogni battuta.