Contenuti
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Analisi, progetto e realizzazione del sito per "Museo Italiano dell'Immaginario Folklorico"Relatore Giuseppe Fiorentino, Correlatori Enrica Salvadori e Umberto Bertolini - Università di Pisa - Corso di Laurea in Informatica Umanistica
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Elementi di Folklore in PlautoRelatore A. La Penna. Università degli Studi di Pisa - Facoltà di Lettere e Filosofia.
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Immagini dal territorio - L'immaginario come forma di strutturazione del territorio in alcune località del Piemonte e della SardegnaRelatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura.
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Identità architettonica e folklorico-culturale della SardegnaRelatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura.
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Orditoio da paretePermette di preparare l'ordito (con il termine ordito o catena si intendono i fili che compongono un tessuto), in modo che possa essere montato su un telaio da tessitura. E' formato da una cornice di legno con i pioli disposti tutto intorno; passando da un piolo all'altro a zigzag si ottiene la lunghezza.
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Pedali o leveIl telaio è provvisto di pedali o leve, ancorati al legno con delle corde; quando vengono premuti, i filati si spostano su diversi livelli grazie al movimento dei licci.
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NavettaOggetto concavo in legno, lungo cm 20, di forma ovale contenente la spola che porta avvolto il filo da inserire nel "passo" per realizzare l'intreccio del tessuto.
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PettineElemento a forma di pettine lungo cm 100. Svolge la funzione di battitura, cioè avvicina il filo appena posto dalla navetta nel passo schiacciandolo contro quello precedente, per chiudere e compattare il tessuto.
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Subbio anterioreOggetto cilindrico in legno di lunghezza cm 46 e diametro di cm 9, posto nella parte anteriore del telaio, proprio di fronte alla seduta, serve ad accogliere il tessuto precedentemente lavorato. mantenendolo in tensione.
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Subbio posterioreOggetto cilindrico in legno di lunghezza cm 46 e diametro di cm 9, inserito nelle spalle posteriori del telaio tramite dei fori che lo fanno girare su se stesso; ha la funzione di avvolgere i fili precedentemente preparati con l'orditoio. E' munito di un sistema frenante che permette di bloccarne il funzionamento. L'ordito (filo) deve essere arrotolato in modo ordinato e con uguale tensione.
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TelaioL'oggetto, risalente alla metà dell’ottocento, ben conservato e funzionante, è una macchina utilizzata per la produzione di tessuti ottenuti tramite l'intreccio di due serie di fili, perpendicolari tra loro, chiamati trama ed ordito (quando il filo di trama incontra l’ordito nasce il tessuto). E' formato da: - subbio posteriore: supporto cilindrico che porta i fili preparati dall'orditoio; possiede un sistema di frenatura che ne controlla lo svolgimento; - subbio anteriore: supporto cilindrico che raccoglie il tessuto fatto mantenendolo in tensione; - licci: elemento la cui funzione è quella di sollevare ed abbassare i fili per consentire il passaggio della navetta, - pettine: elemento in cui vengono passati i fili mantenendoli paralleli, - navetta: oggetto in legno di forma allungata contenente la spola che porta avvolto il filo da inserire nel "passo" per realizzare l'intreccio del tessuto; - pedali o leve: collegati ai licci tramite corde, vengono mossi dal tessitore ad ogni battuta.
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Immagini dal territorio - L'immaginario come forma di strutturazione del territorio in alcune località del Piemonte e del VenetoRelatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura. Alla tesi è allegato un CD.
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Immagini dal territorio - L'immaginario come forma di strutturazione del territorio in alcune località dell'Italia (Piemonte e Sicilia)Relatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura.
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Immagini dal territorio - L'immaginario come forma di strutturazione del territorio nelle Valli di Lanzo e nel CanaveseRelatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura.
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Immagini dal territorio - L'immaginario come forma di strutturazione del territorio in alcune località del Piemonte, con particolare riferimento al BielleseRelatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura.
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Immagini dal territorio - L'immaginario come forma di strutturazione del territorio con particolare riguardo ad alcune località del PiemonteRelatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura.
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Masche a Vernante - Tradizione orale in una località piemonteseRelatore Pier Paolo Viazzo - Università degli Studi di Torino - Facoltà di lettere e Filosofia. Alla tesi è allegato un CD.
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Parole e segni che guariscono - Saperi terapeutici in uso in alcune vallate del Piemonte sud-occidentaleRelatore Pier Paolo Viazzo - Università degli Studi di Torino - Facoltà di lettere e Filosofia.
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La gatta Cenerentola di Roberto De Simone scritta, parlata e recitataRelatore Roberto Pellerey, Correlatore Graziella Corsinovi - Università degli Studi di Genova - Facoltà di Scienze della Formazione.
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Immagini dal territorio - L'immaginario come forma di strutturazione del territorio in alcune località dell'estremo Ponente LigureRelatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura.
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Immagini dal territorio - L'immaginario come forma di strutturazione del territorio in alcune località del CanaveseRelatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura.
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Immagini dal territorio - L'immaginario come forma di strutturazione del territorio in alcune località della provincia di Vercelli e zone attigueRelatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura. La tesi contiene del materiale realizzato in otto scuole delle provincie oggetto della ricerca.
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Immagini dal territorio - L'immaginario come forma di strutturazione del territorio in alcune località della provincia di Vercelli e zone attigue - Vol. 1Relatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura.
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Immagini dal territorio - L'immaginario come forma di strutturazione del territorio in alcune località della provincia di Salerno - Vol.IIRelatore Alberto Borghini - Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura. Fanno parte della tesi Appendice -I (aneddoti raccolti nella provincia di Salerno), Appendice -II (ricette culinarie tradizionali raccolte in provincia di Salerno) e Appendice -III (proverbi e rimedi curativi raccolti in provincia di Salerno).